Il 12 Dicembre 2017 i negoziatori dell'Esecutivo comunitario, del Parlamento europeo e del Consiglio hanno raggiunto un Accordo provvisorio sul riesame intermedio del Regolamento sulla Politica di Coesione per il periodo 2014-2020. Gli obiettivi principali del riesame erano la riduzione della burocrazia per i beneficiari dei fondi e la semplificazione della combinazione con il Fondo europeo per gli Investimenti Strategici (FEIS), che è il cuore del Piano Juncker, per contribuire a finanziare progetti promettenti, ma più rischiosi.
Il Commissario Ue Crețu ha dichiarato:"Mi compiaccio di questo Accordo...una Politica di Coesione ancora più semplice e più flessibile è una nostra priorità, anche per il periodo successivo al 2020...lo facciamo per gli imprenditori, per le imprese e per i cittadini". Sulla base delle proposte del gruppo ad Alto Livello sulla semplificazione, per ottenere il rimborso da parte dell’Ue, adesso i beneficiari potranno utilizzare delle stime, ad esempio somme forfettarie per alcune categorie di costi quali i costi del personale, l'assicurazione o l'affitto.
Per quanto riguarda la semplificazione della combinazione con il FEIS i negoziatori hanno deciso di chiarire ulteriormente le possibilità esistenti e di offrire incentivi alle autorità nazionali e locali che gestiscono i progetti finanziati dall’Ue. D’ora in poi i fondi della Politica di Coesione investiti in progetti del FEIS non richiederanno più il co-finanziamento nazionale. Il Regolamento rivisto offrirà inoltre la possibilità di strumenti finanziari combinati laddove il contributo della Politica di Coesione copre le prime perdite. Infine, l’Accordo includerà inoltre la possibilità di introdurre una nuova priorità per gli investimenti interamente dedicati all’integrazione dei migranti nei Programmi della Politica di Coesione in tutta Europa.
"La questione della migrazione ha dimostrato che la flessibilità negli investimenti della Politica di Coesione è più necessaria che mai...questa nuova disposizione aiuterà gli Stati membri ad affrontare tale sfida nel lungo periodo", ha aggiunto la Crețu.
Fonte:
Commissione europea - Rappresentanza in Italia.