Dall'analisi comparativa in materia di e-Government 2017 emerge che nei Paesi europei è migliorata la fornitura di servizi pubblici digitali, ma è necessario utilizzare maggiormente le tecnologie di supporto per promuovere l'accessibilità transfrontaliera e la trasparenza.
Le amministrazioni pubbliche di 34 Paesi europei hanno ottenuto punteggi elevati (80%) per quanto riguarda la fornitura di servizi pubblici online prontamente disponibili, accessibili da dispositivi mobili e intuitivi e sono stati compiuti progressi riguardo alla disponibilità transfrontaliera dei servizi digitali, tuttavia questi servizi potrebbero essere incrementati utilizzando fattori abilitanti come l'identificazione elettronica o i documenti elettronici.
Lo studio, basato sui dati raccolti negli Stati membri dell'Ue, ma anche in Islanda, Norvegia, Montenegro, Serbia, Svizzera e Turchia, indica che occorre fare di più per informare gli utenti su aspetti quali la durata delle procedure amministrative o l'uso di dati personali per completare un atto amministrativo e a questo proposito, l'adozione del progetto di regolamento sullo sportello digitale unico garantirà ai cittadini e alle imprese negli Stati membri dell'Ue accesso centralizzato alle informazioni sui diritti transfrontalieri e le relative procedure.
Lo studio ribadisce la necessità di ulteriori interventi, analisi condivisa dagli Stati Membri che, nella dichiarazione di Tallin sull'eGovernment recentemente adottata, hanno deciso di agire per contribuire a migliorare i servizi pubblici digitali nell'Ue. L'allegato della dichiarazione di Tallin definisce i principi di centralità dell'utente concordati dagli Stati membri secondo cui i cittadini e le imprese devono essere al centro dei servizi pubblici digitali.
Ulteriori informazioni sull'analisi comparativa sono disponibili qui.
Fonte:
Commissione europea - Rappresentanza in Italia.