Il 9 e il 10 Dicembre 2016 la Commissione europea ha avviato tre inchieste sui prodotti siderurgici originari della Cina e dell’India. Due di esse riguardano l'eventuale istituzione di dazi antidumping su un prodotto di origine cinese (acciaio anticorrosione) e su un altro prodotto (determinati lavori di ghisa) originario della Cina e dell’India. La terza inchiesta riguarda un riesame in previsione della scadenza delle misure antidumping in vigore sulle importazioni dalla Cina di alcuni tipi di tubi e condotte senza saldature in acciaio inossidabile.
In merito alle due nuove inchieste l'Esecutivo comunitario avrà nove mesi di tempo per stabilire se le condizioni per imporre dazi provvisori siano soddisfatte e ulteriori sei mesi per decidere se imporre misure definitive. Relativamente alla terza inchiesta, il riesame in previsione della scadenza stabilirà se sia giustificato mantenere per altri cinque anni i dazi antidumping già in vigore dal 2011, o se debbano essere sospesi.
Gli acciai resistenti alla corrosione sono utilizzati principalmente in edilizia e negli elettrodomestici. I tubi e le condotte senza saldature in acciaio inossidabile nelle industrie chimiche e petrolchimiche per la produzione di fertilizzanti, per la produzione di energia, nel settore dell'ingegneria civile e dell'edilizia, per la trasformazione dei prodotti alimentari, in farmacologia e nelle tecnologie mediche, nelle biotecnologie e per il trattamento delle acque e l'incenerimento dei rifiuti.
Le inchieste antidumping seguono una procedura rigorosa conforme alle norme dell’Unione europea e dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC). Attualmente, nell’Unione europea, è in vigore un numero senza precedenti di misure di difesa commerciale contro le esportazioni sleali di prodotti siderurgici da Paesi terzi per un totale di 40 misure antidumping e antisovvenzioni, di cui 18 riguardano prodotti originari della Cina. Sono inoltre in corso altre 20 inchieste riguardanti i prodotti siderurgici, compresi tre casi nei quali sono applicati dazi in via provvisoria.
Fonte:
Commissione europea - Rappresentanza in Italia.