Il 5 Dicembre 2016 il Parlamento europeo e il Consiglio Ue hanno raggiunto un Accordo sulla proposta dell'Esecutivo comunitario di introdurre verifiche sistematiche obbligatorie di tutti i viaggiatori, compresi i cittadini dell’Unione europea, nelle banche dati pertinenti, all’atto dell’attraversamento delle frontiere esterne dell’Ue.
Dimitris Avramopoulos, Commissario europeo per la Migrazione, gli Affari Interni e la Cittadinanza, ha dichiarato:"In seguito agli attacchi terroristici di Parigi del 13 Novembre 2015 abbiamo proposto di introdurre verifiche sistematiche di tutti i cittadini a tutte le frontiere esterne in modo da sapere esattamente chi attraversa i nostri confini...sono lieto che il Parlamento europeo e il Consiglio abbiano approvato la nostra proposta di modificare il codice frontiere Schengen in tal senso...oltre all'avvio riuscito della Guardia Costiera e di Frontiera europea in Ottobre, l’esecuzione di verifiche sistematiche di tutti i viaggiatori che attraversano le frontiere esterne dell’Unione europea è un altro passo fondamentale del nostro lavoro per tutelare la libertà di circolazione all’interno dello Spazio Schengen e per garantire la sicurezza dei nostri cittadini".
Julian King, Commissario Ue Responsabile per l'Unione della Sicurezza, ha affermato:"I terroristi non rispettano le frontiere nazionali e i controlli sistematici alle frontiere esterne sono un mezzo fondamentale per impedire loro di entrare nell’Unione europea e anche di recarsi in zone di conflitto...mi compiaccio per l’Accordo raggiunto che implicherà, per la prima volta, la verifica di tutti coloro che entrano o escono dall’Ue in una banca dati vitale per l’applicazione della legge nell’Unione...il sistema d’informazione Schengen...tali verifiche contribuiranno ad identificare tutte le persone ricercate segnalate, inclusi i combattenti terroristi stranieri...adesso l’Accordo dovrà essere adottato formalmente dai co-legislatori per poter entrare in vigore, ed essere applicato quanto prima dagli Stati membri".
Il testo integrale della dichiarazione è disponibile online.
Fonte:
Commissione europea - Rappresentanza in Italia.