Verso un sistema finanziario più solido:"Nuove norme dell'Ue per il risanamento e la risoluzione delle controparti centrali".

Il 28 Novembre 2016 la Commissione europea ha proposto nuove regole sulle infrastrutture sistemiche del mercato finanziario, meglio note come controparti centrali (CCP), per intervenire efficacemente quando le cose si mettono male. Le CCP si interpongono tra le due parti di un operazione su strumenti finanziari, tra cui obbligazioni, azioni, derivati e merci (quali i prodotti agricoli, il petrolio e il gas naturale), ed hanno un ruolo cruciale nel ridurre i rischi e le interconnessioni all'interno del sistema finanziario, aiutando le imprese finanziarie e gli utenti finali, ossia le imprese, a gestire i rischi commerciali.

In Europa e in tutto il mondo le controparti centrali hanno quasi raddoppiato le loro dimensioni e importanza in seguito all'impegno assunto dopo la crisi dalle G20 di fare in modo che i derivati non negoziati sui mercati regolamentati (cosiddetti over-the counter - OTC) standardizzati, siano compensati mediante le controparti centrali. Una parte considerevole dei contratti derivati in essere in tutto il mondo, pari a 500.000 miliardi di Euro, è compensata da 17 controparti centrali in Europa.

Esistono già elevati standard normativi per le CCP dell'Ue, stabiliti dal Regolamento sulle infrastrutture del mercato europeo ("EMIR", cfr. MEMO/12/232), mentre non esistono norme a livello dell'Unione europea per l'improbabile ipotesi che le controparti centrali si trovino in una situazione di grave difficoltà, o di dissesto e debbano quindi essere sottoposte ad ordinate procedure di risanamento o di risoluzione. Tale proposta intende quindi mettere in atto un quadro di risanamento e risoluzione per le CCP aventi rilevanza sistemica per il sistema finanziario. L'obiettivo è garantire che le funzioni essenziali delle controparti centrali siano preservate, mantenendo nel contempo la stabilità finanziaria ed evitando che i costi connessi alla ristrutturazione e alla risoluzione delle controparti centrali in fallimento ricadano sui contribuenti.

Valdis Dombrovskis, Vicepresidente Ue Responsabile per la Stabilità Finanziaria, i Servizi Finanziari e l'Unione dei Mercati dei Capitali ha dichiarato:"Questa proposta, che rafforzerà ulteriormente il sistema finanziario europeo, è intesa a tutelare i contribuenti, assicurando un intervento efficace sulle controparti centrali in difficoltà, è evidentemente importante...le controparti centrali sono un elemento cruciale del nostro sistema finanziario in quanto aiutano le imprese a gestire i loro rischi...la proposta andrà ad integrare la normativa più severa sui mercati dei derivati che abbiamo messo a punto dopo la crisi".

Nb:Per visionare il testo integrale consultare il link sottostante.

Link:

https://ec.europa.eu/italy/news/20161128_controparti_centrali_it

Fonte:

Commissione europea - Rappresentanza in Italia.

 

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