La Commissione europea ha adottato ulteriori provvedimenti nei confronti di Austria, Belgio, Cipro, Danimarca, Germania, Ungheria, Italia, Lituania e Spagna, in quanto le loro norme nazionali prevedono ostacoli eccessivi e ingiustificati alla prestazione di servizi nel mercato interno. L'Esecutivo comunitario ha quindi ritenuto che le prescrizioni imposte ad alcuni prestatori di servizi in tali Paesi Ue siano in contrasto con la Direttiva sui Servizi (Direttiva 2006/123/CE). Parallelamente la Commissione Ue ha deciso di archiviare la procedura contro il Lussemburgo a seguito delle azioni positive intraprese da quest'ultimo per allineare la propria legislazione al diritto dell'Unione europea.
Elżbieta Bieńkowska, Commissario Ue Responsabile per il Mercato Interno, l'Industria, l'Imprenditoria e le PMI, ha dichiarato:"I servizi rappresentano oltre due terzi dell'attività economica e dell'occupazione nel mercato unico dell'Ue...adoperandoci affinché i prestatori di servizi possano operare in modo più semplice in tutta l'Unione europea creiamo nuove opportunità di lavoro e offriamo ai consumatori una scelta più ampia e prezzi più bassi...insieme agli Stati membri dobbiamo eliminare i numerosi ostacoli ingiustificati che continuano ad impedire ai professionisti e alle imprese di prestare i loro servizi in diversi Paesi membri...per questo motivo considero l'applicazione della normativa, già adottata a livello dell'Ue, una priorità fondamentale della nostra Strategia per il mercato unico".
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Link:
https://ec.europa.eu/italy/news/20161117_attivit%C3%A0_transfrontaliere_it
Fonte:
Commissione europea - Rappresentanza in Italia.