Come previsto nelle regole per l'abolizione delle tariffe di roaming a Giugno 2017 (comunicato stampa), il 5 Settembre 2016 la Commissione europea ha presentato un progetto di atto d'esecuzione contenente vari provvedimenti per garantire la corretta applicazione della misura.
Sulla base dei risultati di una Consultazione pubblica, la Commissione ha proposto un approccio in linea con le esigenze degli Europei. I clienti dovrebbero poter usare la propria tariffa nazionale all'estero per almeno 90 giorni l'anno in totale. Non si può ritenere che i lavoratori frontalieri, che si collegano ogni giorno da casa, pratichino attività di roaming anomalo permanente.
Per quanto concerne i pacchetti aperti per telefoni cellulari (quelli cioè con volumi illimitati, o molto elevati), i clienti in roaming dovrebbero poter consumare alla tariffa nazionale almeno il volume medio consumato dagli utenti sottoscrittori del pacchetto. Oltre alla politica di utilizzo corretto un operatore di telefonia mobile può applicare un sovrapprezzo che non superi le tariffe massime per il roaming all'ingrosso. Tali situazioni tuttavia sarebbero estremamente circoscritte proprio grazie alla politica di utilizzo corretto proposta.
L'Esecutivo europeo ha proposto 4 centesimi di Euro/min, 1 centesimo/SMS, 0,85 centesimi/MB, come limiti tariffari per il roaming all'ingrosso. Questa proposta sarà valutata dal Parlamento Ue e dagli Stati membri nel quadro del riesame in atto del mercato del roaming all’ingrosso. Affinché la Commissione Ue possa adottare l'atto di esecuzione, entro il 15 Dicembre di quest'anno, il progetto appena presentato sarà discusso con gli Stati membri dopo aver consultato l'Organismo dei Regolatori europei delle Comunicazioni Elettroniche (BEREC).
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Fonte:
Commissione europea - Rappresentanza in Italia.