Care lettrici e cari lettori,
Tutti gli ultimi mesi sono stati di cruciale importanza per la nostra Istituzione, ma l'ultima settimana lo è stata in maniera particolare. L'11 Settembre scorso, infatti, il Presidente eletto della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha presentato la rosa dei membri che andranno a comporre il nuovo esecutivo dell'Unione.
"Una Commissione europea politica, dinamica ed efficiente, capace di dare all'Europa un nuovo inizio":"Così il Presidente Juncker ha voluto introdurre la squadra con la quale si appresta ad affrontare i prossimi 5 anni di mandato".
Che ci si dovesse aspettare qualche elemento di novità era scontato, ma già dalla presentazione dei Commissari designati e dei loro portafogli il team di Juncker è apparso rinnovato non solo dal punto di vista dei suoi componenti, ma anche nel suo assetto organizzativo. La crisi economica, la sicurezza comune e l'agenda digitale:"Un metodo dinamico per affrontare queste sfide è richiesto a gran voce, oggi più che mai, da tutti gli attori, istituzionali e non, del panorama europeo".Il Presidente eletto è sembrato sin dall’inizio un buon interprete della forte volontà di cambiamento, progettando una vera e propria squadra europea di 28 Commissari, le cui parole chiave saranno “progettualità politica”, “coordinamento” e “dinamicità”.
Centrale appare l’approccio “politico” indicato dall'assetto organizzativo della nuova Commissione che, previa approvazione da parte del Parlamento, si dovrebbe insediare da novembre: infatti ne faranno parte 5 ex Primi ministri e 19 ex Ministri nazionali. Inoltre vi saranno ben 7 Vicepresidenti, quattro dei quali a capo di un project team dedicato a diverse macro-aree di intervento. Cambia anche il ruolo dei Vicepresidenti:"In futuro dovranno programmare e coordinare il lavoro dei vari Commissari e dei loro portafogli".Le configurazioni dei project team non saranno statiche, ma determinate in base alle esigenze di ogni tematica. Questo nuovo modus operandi sarà fondamentale per affrontare con prontezza e flessibilità le problematiche dell'Unione e soprattutto per conferire uniformità all’azione della Commissione. Ad ulteriore conferma, Juncker ha annunciato che la sua sarà una guida collegiale, non presidiale, della Commissione e che il proprio ruolo fungerà da sintesi tra i vari Commissari.Le novità riguardano anche la composizione stessa della Commissione:"Sarà innanzitutto più giovane, essendosi abbassata l'età media dei membri".Ma non solo:"La Commissione vedrà anche rafforzata la propria componente femminile, grazie alle 3 Vicepresidenti (su 7), tra le quali anche l'italiana Federica Mogherini, designata come Alta rappresentante dell'Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza".
Da non sottovalutare anche una novità importante riguardo alla futura organizzazione della politica di comunicazione:"Il passaggio della Direzione generale competente sotto il diretto controllo del futuro Presidente della Commissione".
La prossima fase prevede l'audizione dei Commissari designati da parte delle commissioni del Parlamento europeo competenti per materia. Dopodiché si procederà al voto, in sessione plenaria, sull'intera Commissione.Solo se sarà positivo vi potrà essere l'investitura ufficiale da parte del Consiglio europeo, composto dai leader dei 28 Paesi membri. L'iter dovrebbe completarsi entro il 1° Novembre, con l’entrata in carica dell’esecutivo.
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Fabrizio Spada
Rappresentanza della Commissione europea in Italia – Ufficio di Milano
Fonte:Commissione europea - Rappresentanza in Italia.