Il 19 Luglio 2016 l’Unione europea ha cominciato ad allestire un laboratorio mobile e cinque tecnici di laboratorio nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) a fronte dell’attuale focolaio di febbre gialla nel Paese. Il dislocamento fa parte del Corpo Medico europeo che permetterà a squadre e attrezzature dagli Stati membri dell’Ue di essere dispiegate rapidamente per fornire assistenza medica e competenze sanitarie pubbliche all’interno e all’esterno dell’Unione europea stessa. Da Marzo 2016 1.798 casi sospetti di febbre gialla sono stati segnalati nella RDC.
Il Commissario europeo per gli Aiuti Umanitari e la Gestione delle Crisi, Christos Stylianides, ha dichiarato:"La nostra solidarietà non è solo a parole, ma è fatta anche di azione...il Corpo Medico europeo sarà pienamente operativo e contribuirà a fornire una risposta più rapida per sostenere gli sforzi volti a fronteggiare le emergenze mediche...ringrazio la Germania e l’Italia che hanno fornito un équipe per supportare le iniziative volte ad affrontare l’epidemia di febbre gialla nella Repubblica Democratica del Congo".
Il gruppo europeo fornirà sostegno per accelerare la procedura di conferma dei campioni. Esso contribuirà a migliorare l’analisi, diagnosi e risposta all’epidemia. Il laboratorio mobile sarà fornito dalla Germania attraverso l’Istituto Bernhard Nocht di Medicina Tropicale. Questo è già stato precedentemente coinvolto nella risposta all’Ebola in Africa Occidentale e fa ora parte del Corpo Medico europeo (CEM) istituito nel Dicembre dello scorso anno. I tecnici del laboratorio provengono invece dalla Germania e dall’Italia. La squadra resterà nel distretto ospedaliero di Kahemba, nella Provincia di Kwango, per una durata iniziale di due mesi. La sua realizzazione fa seguito ad una richiesta di assistenza da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) attraverso il Meccanismo di Protezione Civile dell’Unione europea. Il primo incarico di un Gruppo sanità pubblica nell’ambito del Corpo Medico europeo ha avuto luogo a Maggio 2016 a Mayin, nella Repubblica di Angola, da dove proviene il focolaio di febbre gialla.
Fonte:
Commissione europea - Rappresentanza in Italia.