Il 4 Aprile 2016 la Commissione ha presentato un Programma Indicativo Nucleare (PINC), il primo dopo l'incidente di Fukushima nel 2011, con informazioni trasparenti e focalizzate, per la prima volta, sugli investimenti fatti dopo Fukushima per migliorare la sicurezza e garantire il funzionamento sicuro delle Centrali esistenti. Il Testo riporta anche una previsione dei finanziamenti necessari per lo smantellamento delle Centrali nucleari e la gestione dei rifiuti radioattivi e del combustibile esaurito.
Il PINC costituisce una base di discussione e mira a coinvolgere tutte le parti interessate, in particolare la società civile, nel dibattito sulle tendenze nel campo dell'energia nucleare e sui relativi investimenti fino al 2050.
Sebbene gli Stati membri siano liberi di decidere il loro mix energetico, la Strategia dell'Unione dell'Energia e la Strategia europea di Sicurezza Energetica, sottolineano che i Paesi membri che decideranno di includere l'energia nucleare nel proprio mix energetico dovranno applicare i più elevati standard di sicurezza e protezione, gestione e non proliferazione dei rifiuti e diversificare le forniture di combustibile nucleare.
L'esecutivo europeo ha inoltre presentato una Raccomandazione agli Stati membri sull'applicazione dell'Articolo 103 del Trattato Euratom, che prevede l'obbligo, per gli Stati membri, di consultare la Commissione in merito agli Accordi con i Paesi terzi sulle questioni nucleari prima di concluderli, mirando a rendere questa procedura più efficiente e chiarendo gli aspetti e i requisiti fondamentali che gli Stati membri dovranno considerare quando negoziano tali Intese, in particolare, con riferimento alle nuove Direttive sulla sicurezza nucleare e sulla gestione sicura del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi.
Per saperne di più:
Comunicato stampa (in inglese e francese)
Sito della DG energia (in inglese)
Fonte:
Commissione europea - Rappresentanza in Italia.