In base a tale rapporto,gli Stati membri avrebbero ancora molta strada da fare per garantire che la conoscenza e le competenze acquisite al di fuori della scuola o l’università vengano riconosciute,valorizzate e accettate,nonostante dal 2010 alcuni importanti progressi siano stati compiuti.
La pubblicazione,rivolta a 33 Paesi europei - Stati membri Ue,Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera e Turchia,intende dimostrare l’esigenza di programmare e implementare meglio strumenti efficaci per il riconoscimento di tali competenze,al fine di poter contribuire a risolvere le strozzature all’interno del mercato del lavoro europeo.Le abilità che si acquisiscono al di fuori dei sistemi formali di istruzione sono tantissime,anche se ancor oggi in molti Paesi è difficilissimo accedere alle informazioni su come individuare,documentare,valutare e certificare questo tipo di apprendimento.
Link: