“La Commissione europea ha il compito di riferire, in tempi rapidi, una valutazione di impatto del crescente import di pomodoro dal Marocco…il tutto dovrebbe tenere conto delle difficoltà dei produttori sardi, alla luce di una politica commerciale di chiusura rispetto a determinati mercati oggetto di procedure sanzionatorie perseguite dall'Unione europea…inoltre sarà importante capire come si voglia incidere sul piano commerciale, prevedendo delle clausole di salvaguardia necessarie per i nostri prodotti nell'ambito dell'Accordo Commerciale Ue-Marocco…
…l'Italia produce oltre un milione di tonnellate di pomodoro da mensa, in Sardegna abbiamo livelli di produzione altissimi, oltre i 7.000 quintali, che coinvolgono Aziende principalmente a conduzione familiare in territori come Serramanna, Valledoria e Zeddiani…per via delle importazioni è aumentato il rischio di frodi con il pomodoro marocchino venduto come italiano e le quotazioni per il produttore agricolo sono crollate del 43,7% nella prima settimana di Gennaio 2016, raggiungendo così livelli insostenibili”, ha reso pubblico, attraverso un Interrogazione rivolta alla Commissione Ue, l'Eurodeputato Salvatore Cicu - Fi/Ppe, che teme frodi ai danni del prodotto sardo e italiano in generale.
Tratto da:
Ansa Europa