“Riteniamo che il Patto di Stabilità si applichi a tutti gli Stati in modo coerente, prendendo in considerazione ogni fattore rilevante…il tutto viene e sarà fatto alla luce delle circostanze specifiche e a tempo dovuto, per ora non speculiamo su possibili flessibilità per le spese sostenute per rifugiati e migranti…
…inoltre vale la pena notare che nel contesto dei ricollocamenti la situazione economica di uno Stato membro viene già presa in considerazione…la chiave di ridistribuzione, prevede già un fattore correttivo inverso:”Un livello alto di disoccupazione abbassa il numero delle persone che vengono assegnate”, ha dichiarato Natasha Bertaud, portavoce dell’esecutivo europeo per l’immigrazione.