“Ritengo che il contenuto della Risoluzione di Strasburgo rappresenti la nuova versione del laicismo contemporaneo tanto in voga tra i rappresentanti del Movimento Cinque Stelle, ovvero l'ossessione statalista di trasformare ciò che liberamente una persona desidera fare in un diritto riconosciuto dallo Stato…così facendo anche il capriccio più arbitrario può ambire all'universalità e all'obbligatorietà della legge…
…in Italia i diritti delle coppie omosessuali sono già ampiamente tutelati e per questo siamo di fronte all'ennesima perdita di tempo delle istituzioni…la votazione del Parlamento europeo certifica la distanza viscerale della politica dai problemi effettivi delle persone”, ha dichiarato l'Europarlamentare Ppe e Capodelegazione Ncd-Udc Lorenzo Cesa, commentando le ragioni del suo voto contrario.