Ok da Bruxelles agli aiuti di Stato per la banca portoghese in difficoltà,Espirito Santo.Il salvataggio è stato valutato in linea con le regole europee.Secondo la Commissione europea la soluzione trovata è sufficiente a ripristinare la fiducia nella stabilità finanziaria del Paese,garantendo la continuità dei servizi,ed evitando potenziali effetti sistemici negativi.
Le autorità portoghesi hanno deciso di scindere la Bes in una struttura in dismissione,”Bad bank”,ed in una banca ponte,a cui saranno trasferite le attività sane dell'istituto di credito. Il Fondo per la risoluzione delle banche portoghesi, creato nel 2012 su richiesta della troika Ue-Fmi-Bce per affrontare le crisi bancarie,erogherà 4,9 miliardi di Euro di capitale all'istituto di credito temporaneo.
Per questo,il fondo di risoluzione riceverà un prestito di 4,4 miliardi di Euro dallo Stato portoghese che sarà rimborsato principalmente dai proventi della vendita delle attività dell'istituto di credito temporaneo.L'Antitrust europeo ha concesso il suo via libera,valutando che una risoluzione disordinata di Banco Espirito Santo potrebbe creare un grave turbamento dell'economia portoghese,mentre la creazione della banca ponte è idonea a porre rimedio a tale disturbo.
La misura consente la massimizzazione del valore dei beni,riducendo al minimo il costo per il fondo di risoluzione. Il Portogallo ha applicato le nuove regole europee che riguardano gli aiuti pubblici al settore bancario riviste nell'Agosto dello scorso anno,dopo anni di crisi in cui numerosi Stati membri hanno dovuto aiutare le loro banche in difficoltà. In virtù di tali regole,azionisti e creditori non privilegiati di Banco Espirito Santo,saranno chiamati ad assumere le perdite,concedendo il loro contributo nella gestione delle attività tossiche della banca,allocati nella bad bank.
