“Qualora ritenessimo che non esistesse la certezza del raggiungimento di determinati impegni obbligatori di riduzione non potremo sottoscriverli…lo scopo di migliorare la qualità dell'aria e ridurre il numero delle morti premature è senza dubbio per noi un obiettivo prioritario…siamo convinti che per raggiungere risultati concreti dovremmo continuare a perseguire un approccio graduale, che preveda il contributo di tutti i settori e che un maggiore coordinamento fra differenti strategie a livello comunitario potrebbe essere d’aiuto nell'indirizzare le politiche nazionali per renderle più efficaci…gli obiettivi che fisseremo per il 2030 dovranno essere certamente ambiziosi, ma contemporaneamente realistici e raggiungibili…
…questo è uno degli elementi che continua ad essere problematico e a suscitare nel mio Paese preoccupazioni e che dovrà essere affrontato con maggiore attenzione nelle prossime settimane…mi riferisco agli obiettivi inerenti al particolato e all'ammoniaca…in base alle nostre stime i dati forniti dalla Commissione europea non risultano realistici e andrebbero aggiornati alla luce di quelli prodotti a livello nazionale dalle statistiche sui consumi della biomassa e dell'effettiva potenzialità di riduzione nei diversi settori…
…siamo disposti a lavorare in maniera costruttiva per spiegare ulteriormente le differenze fra i dati prodotti a livello nazionale, definendo obiettivi di riduzione ambiziosa”, ha dichiarato il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti al Consiglio Ambiente rivolto ai nuovi tetti nazionali delle emissioni per il 2030 che mirano a ridurre i decessi legati all'inquinamento, generando però ansie specie sui dati di particolato e ammoniaca.