“In Europa c’è bisogno di un evoluzione e non di una rivoluzione delle regole nel settore biologico”. Ciò è quanto dichiarato dal Presidente degli Agricoltori europei Albert Jan Maat, evidenziando come il settore abbia accolto con favore alcune delle modifiche apportate dalla Presidenza italiana e lettone alla proposta della Commissione europea, in particolare il mantenimento di un agricoltura mista, volta a non scoraggiare i produttori a convertirsi al bio. ”Le più importanti catene di vendita al dettaglio producono grandi margini di profitto sui prodotti bio, ma i prezzi elevati pagati non sono necessariamente trasferiti ai produttori…
…ulteriore elemento fondamentale è rappresentato dal fatto che i prodotti importati devono rispettare standard di produzione e di controllo altrettanto rigorosi di quelli europei…per esempio, l'Unione europea ha riconosciuto l'uso di aminoacidi di sintesi utilizzati nell'alimentazione animale negli Usa, mentre questo è severamente vietato in Europa se si vuole certificare la produzione come biologica…se non ci avviamo progressivamente verso un sistema di scambi commerciali più severi inganniamo noi stessi, i consumatori e i produttori”,ha posto in evidenza dal canto suo il Presidente delle Cooperative Agricole europee Christian Pees.