“E’ opportuno che sia verificata la compatibilità dello Split Payment con la Direttiva europea inerente ai ritardi dei pagamenti, per evitare di danneggiare ulteriormente le imprese”. Ciò è quanto richiesto alla Commissione europea con un interrogazione scritta dal Vicepresidente dell'Europarlamento Antonio Tajani. Infatti a partire dal 1° Gennaio 2015 la Legge di Stabilità ha introdotto un nuovo meccanismo, ovvero lo Split Payment, che prevede l'obbligo per le pubbliche amministrazioni di pagare una parte dell'importo dovuto, corrispondente all'Iva, non più alle imprese creditrici, ma direttamente allo Stato.
Secondo Tajani la normativa italiana inerente a tale realtà sarebbe in contrasto con quella europea, che prevede che l'importo che la Pa è tenuta a pagare comprenda le imposte Iva inclusa. “Al fine di evitare ulteriori ripercussioni negative sulle imprese italiane, già danneggiate dal Reverse Charge, di recente bocciato da Bruxelles, ho deciso di presentare un interrogazione scritta, chiedendo a Bx di verificare con urgenza la compatibilità dello Split Payment con la Direttiva europea...questo meccanismo sembra essere un paravento giuridico per mascherare i ritardati pagamenti della pubblica amministrazione”,ha concluso lo stesso Vicepresidente.