Bruxelles ha lanciato un ultimatum alla Thailandia per ciò che concerne la lotta alla pesca illegale,concedendo a Bangkok sei mesi di tempo per prendere misure adeguate, assicurando l'origine legale di ciò che finisce nei piatti degli europei…italiani e britannici in modo particolare. Qualora la situazione rimanesse invariata la Thailandia rischierebbe di vedere chiuse le frontiere dell'Unione europea per i suoi prodotti ittici, come già avvenuto in passato con Guinea, Belize, Cambogia e Sri Lanka.
L'Europa, nel corso del 2014, ha importato 145.907 tonnellate di prodotti ittici thailandesi, per un valore di 642,2 milioni di Euro.”Il Paese non effettua alcun tipo di controllo e la pesca illegale ha campo libero…da parte nostra ci sarà tolleranza zero nei confronti dei fuorilegge…con tale decisione Bruxelles ha avviato una procedura formale di dialogo con le autorità thailandesi affinchè adottino le misure correttive necessarie…adesso dovrà essere lo Stato a rimediare”,ha dichiarato il Commissario europeo alla Pesca Karmenu Vella.