“La situazione inerente al pluralismo dei media è problematica…occorre quindi che l'Unione europea vigili e la Commissione adotti misure concrete…ci siamo preoccupati di presentare un emendamento al bilancio 2015 con lo scopo di trasformare il Progetto pilota del “Media Freedom Monitoring Tool” in un Azione preparatoria estesa a tutti i Paesi europei, ma l'obiettivo finale sarà quello di ottenere una linea permanente di bilancio…
…lo strumento di monitoraggio del Pluralismo dei Media è stato creato dalla Commissione europea nel 2009 e destinato inizialmente a 9 Paesi dell'Unione…allo stesso sarebbe dovuta seguire una comunicazione che, ci dispiace, non è mai stata varata…la libertà dei media e il pluralismo rappresentano valori fondamentali sanciti dalla Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea…
…gli stessi (media) svolgono un ruolo fondamentale nel garantire la trasparenza e la responsabilità nella nostra democrazia…riteniamo che vi sia una stretta connessione tra la libertà e il pluralismo dell'informazione, la democrazia e la partecipazione politica e a fronte di questo la situazione in molti Stati Membri è ancora molto problematica”,ha dichiarato Silvia Costa, Presidente della Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento Europeo.