“Abbiamo ricevuto un altro ricorso di Uber contro la Francia e la Germania per le loro leggi che impedirebbero il suo servizio nei due Paesi e li stiamo valutando…non intendiamo chiudere la porta alle possibilità offerte dalle nuove tecnologie,ma riteniamo che debbano operare nel quadro coperto dalla legislazione vigente…
…se da una parte disponiamo di una nuova tecnologia che offre diverse possibilità,dall'altra siamo consapevoli che la regolamentazione dei trasporti sia competenza degli Stati membri…stiamo comunque seguendo la vicenda da vicino e ci prenderemo del tempo per valutare i ricorsi che non comporteranno necessariamente una procedura d'infrazione,ma gli Stati membri è bene che sappiano che hanno un ruolo chiave da giocare”,ha dichiarato un portavoce della Commissione europea.