L'Unione europea adotta il 16° pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia.

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L'Esecutivo comunitario accoglie con favore l'adozione del 16° pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia da parte del Consiglio, che aumenta la pressione sul Cremlino proprio nel momento in cui l'aggressione illegale della Russia entra nel quarto anno. Le nuove misure colpiscono settori fondamentali dell’economia russa, quali energia, commercio, trasporti, infrastrutture e servizi finanziari, aumentando allo stesso tempo gli sforzi che mirano a impedire l’elusione delle sanzioni. 

Questo pacchetto introduce ulteriori restrizioni all’importazione di alluminio russo, estende i controlli sull’esportazione di tecnologie di punta e a duplice uso, e limita maggiormente l’accesso della Russia a risorse fondamentali per il suo complesso militare-industriale. Impone inoltre misure più rigide nel settore finanziario, incluse nuove restrizioni che colpiscono le banche russe e i fornitori di cripto-attività implicati nell'elusione delle sanzioni. Il pacchetto colpisce altre 74 navi che fanno parte della flotta ombra russa o che hanno contribuito ad assicurare entrate energetiche alla Russia, portando a 153 il numero totale delle unità navali inserite. L’UE ha inoltre aggiornato i regimi sanzionatori riguardanti la Crimea e Sebastopoli e le zone non controllate dal governo delle oblast di Donetsk, Kherson, Luhansk e Zaporizhzhia.

L’Unione europea ha anche introdotto nuove restrizioni che colpiscono lo stoccaggio del petrolio, l’aviazione e le infrastrutture russe e ha adottato misure contro la disinformazione, in particolare sospendendo le attività di otto organi di informazione russi affiliati allo Stato. Per contrastare le tattiche di elusione russe, alcune disposizioni del pacchetto sono ora riprodotte anche nel regime sanzionatorio applicato alla Bielorussia.

La Commissione UE resta determinata a garantire l’attuazione e l’applicazione integrali delle sanzioni UE e continua a collaborare con i partner internazionali per impedire che le sanzioni vengano aggirate.

Per maggiori informazioni si rimanda al comunicato stampa e alle domande e risposte pubblicati online.

Fonte:

Commissione europea - Rappresentanza in Italia.

Foto:

EC

 

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