Il 20 dicembre 2024 la Commissione europea ha versato 392,2 milioni di euro a titolo del Fondo di solidarietà dell'UE (FSUE) per aiutare l'Italia, la Francia e l'Austria a riprendersi dai danni causati dalle devastanti alluvioni dello scorso anno.
351,9 milioni di euro sono stati versati all'Italia per le alluvioni in Emilia-Romagna (maggio 2023) e in Toscana (ottobre e novembre 2023), 35 milioni di euro alla Francia per le alluvioni nel Nord-Pas-de-Calais (novembre 2023) e 5,2 milioni di euro all'Austria per le alluvioni nel sud del paese (agosto 2023).
Sostenere la ricostruzione in Emilia-Romagna e Toscana
L’Esecutivo comunitario ha versato all'Emilia-Romagna 284,1 milioni di euro, che si aggiungono ai 94,7 milioni di euro già erogati come anticipo all'Italia nel novembre 2023. Il sostegno totale dell'UE alla regione ammonta così a 378,8 milioni di euro.
Le alluvioni in Emilia-Romagna hanno avuto gravi conseguenze, causando 14 morti e provocando gravi distruzioni a livello di infrastrutture e di beni pubblici e privati. Oltre 1.500 frane hanno danneggiato strade, edifici e infrastrutture chiave come i sistemi idrici e le reti di trasporto.
La Toscana ha ricevuto 67,8 milioni di euro per far fronte alle conseguenze dell'alluvione che ha colpito la regione, in particolare le province di Prato, Firenze, Pisa, Pistoia e Livorno. Le forti precipitazioni hanno causato sette morti, costretto migliaia di abitanti a lasciare le loro case e provocato notevoli perdite economiche.
Questi esborsi, che vanno ad aggiungersi agli anticipi versati lo scorso anno, portano il sostegno del FSUE all'Italia per queste catastrofi naturali a 446,6 milioni di euro.
Aiutare la Francia e l'Austria nella ricostruzione dopo le alluvioni
La Commissione UE ha inoltre versato 35 milioni di euro alla Francia per sostenere la ricostruzione dopo le alluvioni nel Nord-Pas-de-Calais, una somma che si aggiunge agli 11,7 milioni di euro già versati come anticipo nel giugno 2024. Il sostegno totale dell'UE alla Francia ammonta così a 46,7 milioni di euro.
La regione è stata colpita da forti piogge che hanno provocato la tracimazione di importanti fiumi. Le alluvioni e le frane hanno portato alla chiusura di diverse strade, causato gravi danni economici e costretto migliaia di persone ad abbandonare le loro case.
Infine l'Austria ha ricevuto 5,2 milioni di euro per riprendersi dai danni alle infrastrutture pubbliche e private causati dai violenti temporali che hanno colpito il sud del paese nell'agosto 2023, in particolare la Bassa Carinzia e la Stiria. Oltre 120 comunità sono state colpite, subendo anche interruzioni isolate di energia elettrica dovute all'innalzamento delle acque sotterranee.
Per quali casi si può ricorrere al FSUE
In tutti i casi l'assistenza del FSUE può essere utilizzata per coprire parte dei costi delle operazioni di emergenza: protezione del patrimonio culturale, ripristino di infrastrutture chiave (energia, acqua, acque reflue, telecomunicazioni, trasporti, sanità e istruzione), pulizia delle zone colpite dalle catastrofi e servizi di soccorso e alloggio temporaneo. Le operazioni di emergenza e di recupero possono essere finanziate dal FSUE retroattivamente a partire dal primo giorno della catastrofe.
Contesto
Il Fondo di solidarietà dell'UE (FSUE) è uno dei principali strumenti dell'UE per la ripresa da una catastrofe e costituisce un'espressione concreta della solidarietà dell'UE. Sostiene gli Stati membri e i paesi in via di adesione offrendo un contributo finanziario dopo gravi catastrofi e, dal 2020, in seguito a gravi emergenze sanitarie.
Dalla sua istituzione nel 2002, il FSUE ha mobilitato oltre 8,6 miliardi di euro dopo 130 catastrofi (110 catastrofi e 20 emergenze sanitarie) in 24 Stati membri (più il Regno Unito) e in quattro paesi in via di adesione (Albania, Montenegro, Serbia e Turchia).
Il FSUE è uno strumento speciale di solidarietà che viene mobilitato su richiesta dei paesi ammissibili e previa valutazione della loro ammissibilità. Le operazioni di emergenza e di recupero possono essere finanziate dal FSUE retroattivamente a partire dal primo giorno della catastrofe.
Il 18 dicembre il Parlamento ha inoltre adottato la proposta RESTORE, che consente agli Stati membri di integrare il sostegno del FSUE a favore della ripresa dopo una catastrofe connessa al clima con risorse provenienti dai fondi della politica di coesione. Gli Stati membri possono beneficiare di un tasso di cofinanziamento dell'UE del 95% e di un prefinanziamento del 25% per misure a sostegno della ripresa. RESTORE sarà presto pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea e potrà quindi essere utilizzato dagli Stati membri.
Fonte:
Commissione europea - Rappresentanza in Italia.
Foto:
pixabay
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