Il 16 maggio 2024 la Commissione europea ha avviato un procedimento formale per valutare se Meta, fornitore di Facebook e Instagram, abbia violato il regolamento sui servizi digitali in relazione alla tutela dei minori.
La Commissione UE teme che i sistemi di Facebook e Instagram, compresi i loro algoritmi, possano stimolare dipendenze comportamentali nei minori generando il cosiddetto effetto “rabbit-hole”. La Commissione è inoltre preoccupata per i metodi di garanzia e verifica dell'età messi in atto da Meta.
A questo proposito Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva per Un'Europa pronta per l'era digitale, ha dichiarato:"Oggi facciamo un ulteriore passo avanti per garantire la sicurezza dei giovani utenti online. Con il regolamento sui servizi digitali abbiamo stabilito norme che possono proteggere i minori quando interagiscono online. Temiamo che Facebook e Instagram possano stimolare dipendenze comportamentali e che i metodi di verifica dell'età messi in atto da Meta su detti servizi non siano adeguati. Per questo effettueremo un'indagine approfondita. Vogliamo proteggere la salute mentale e fisica dei giovani."
Il Commissario per il Mercato interno, Thierry Breton, ha aggiunto:"Oggi abbiamo avviato un procedimento formale nei confronti di Meta, poiché crediamo che non abbia fatto abbastanza sulle sue piattaforme Facebook e Instagram per rispettare gli obblighi del regolamento sui servizi digitali volti ad attenuare i rischi di effetti negativi sulla salute fisica e mentale dei giovani europei. Esamineremo approfonditamente i potenziali effetti negativi delle piattaforme, come la dipendenza e l’effetto ‘rabbit-hole’, oltre all'efficacia dei metodi di verifica dell'età e al livello di privacy offerto ai minori nel funzionamento dei sistemi di raccomandazione. Ci stiamo adoperando con il massimo impegno per tutelare i minori."
L'apertura del procedimento, appena avvenuta si basa su un'analisi preliminare della relazione di valutazione dei rischi presentata da Meta nel settembre 2023, sulle risposte di Meta alle richieste formali di informazioni da parte dell’Esecutivo europeo (sulla tutela dei minori e sulla metodologia della valutazione dei rischi), sulle relazioni accessibili al pubblico e su analisi della Commissione UE stessa.
Il 30 aprile 2024 l’Esecutivo comunitario aveva già avviato un procedimento formale nei confronti di Meta, in relazione sia a Facebook sia a Instagram, per pubblicità ingannevole, contenuti politici, meccanismi di notifica e azione, accesso ai dati da parte dei ricercatori, e per la mancanza di uno strumento efficace di monitoraggio in tempo reale del dibattito civico e delle elezioni fornito da terzi in vista delle elezioni del Parlamento europeo.
Maggiori informazioni sono disponibili nel comunicato stampa.
Fonte:
Commissione europea - Rappresentanza in Italia.
Foto:
Istockphoto (by Getty Images)
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