L'Esecutivo comunitario adotta un parere motivato nell'ambito di una causa intentata dall'Italia nei confronti dell'Austria.

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Il 14 maggio 2024 la Commissione europea ha adottato un parere motivato nell'ambito di un procedimento avviato dall'Italia nei confronti dell'Austria a norma dell'articolo 259 del trattato sul funzionamento dell'UE.

Nel suo ricorso l'Italia ha sostenuto che l'Austria viola il diritto dell'Unione in quanto impone determinate misure che limitano il traffico stradale sull'asse del Brennero. Dopo aver attentamente valutato le osservazioni scritte e orali di entrambi gli Stati membri, la Commissione ritiene che alcune misure in vigore in Austria impongano restrizioni al trasporto di merci sulle autostrade A12 e A13 e di conseguenza limitino la libera circolazione delle merci di cui agli articoli 34 e 35 TFUE: un divieto di transito notturno, un divieto settoriale di circolazione per alcune tipologie di merci "compatibili con il trasporto su rotaia", un divieto di circolazione invernale nelle giornate di sabato e il razionamento dei veicoli pesanti che entrano in autostrada (noto come "sistema di dosaggio").  

Pur prendendo atto di alcune spiegazioni fornite dall'Austria in relazione a considerazioni di natura ambientale, la Commissione UE ritiene che le misure austriache non siano coerenti e non possano quindi essere giustificate appieno in funzione del conseguimento degli obiettivi prefissati (tutela dell'ambiente, sicurezza stradale, fluidità del traffico o sicurezza dell'approvvigionamento). Alcune di tali misure hanno inoltre maggiori probabilità di incidere sulle imprese straniere piuttosto che su quelle austriache. Per quanto riguarda la contestazione dell'Italia nei confronti dell'Austria in merito a una presunta mancanza di leale cooperazione, l’Esecutivo europeo ritiene che l'Italia non abbia fornito elementi di prova sufficienti a sostegno di tale affermazione. 

A seguito dell'adozione del parere motivato della Commissione UE, l'Italia potrà decidere di deferire il caso alla Corte di giustizia dell'UE. Le parti hanno comunque la possibilità di giungere a una composizione amichevole della controversia e la Commissione rimane pronta a sostenerle in tale sforzo.

Fonte:

Commissione europea - Rappresentanza in Italia.

Foto:

Istockphoto (by Getty Images)

 

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