L'Esecutivo comunitario riferisce sull'attuazione del regolamento che consente ai fornitori di proseguire l’individuazione e la segnalazione volontarie di abusi sessuali.

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Il 19 dicembre 2023 la Commissione europea ha presentato la relazione sull’attuazione del regolamento provvisorio derivante da alcune disposizioni della direttiva e-privacy, che consente alle imprese online di trattare dati personali e di altro tipo al solo scopo di combattere gli abusi sessuali online su minori.

I dati disponibili confermano il ruolo chiave della segnalazione volontaria da parte delle piattaforme online: nel periodo di riferimento sono stati individuati migliaia di bambini negli Stati membri, sono state ottenute oltre duemila condanne e milioni di immagini e video sono stati rimossi dalla circolazione, riducendo la vittimizzazione secondaria. Si può pertanto concludere che la segnalazione volontaria ha contribuito in modo significativo alla protezione di moltissimi minori, anche da abusi in atto.

Il documento, che riguarda il periodo da luglio 2021 all'inizio del 2023, mette in luce notevoli disparità nelle relazioni fornite dagli Stati membri e dai prestatori di servizi. Non tutti gli Stati membri hanno comunicato statistiche complete, soprattutto perché i dati non erano ancora disponibili. La Commissione UE continuerà ad adoperarsi per migliorare la raccolta di dati da parte degli Stati membri. Una maggiore standardizzazione dei dati disponibili e delle relazioni contribuirebbe a delineare un quadro migliore delle attività relative alla lotta contro tale reato. Questo aspetto è trattato nella proposta di regolamento che stabilisce norme per la prevenzione e la lotta contro l’abuso sessuale su minori del maggio 2022, sulla quale proseguono i negoziati con i colegislatori.

Il regolamento provvisorio è in vigore dal 14 luglio 2021 e scadrà il 3 agosto 2024. Se entro tale data non fossero in vigore nuove norme, nell'UE ai fornitori mancherebbe una base giuridica per individuare e segnalare abusi sessuali su minori nei loro servizi.

Per evitare una lacuna legislativa nell'individuazione e nella segnalazione di abusi sessuali online su minori, la Commissione ha proposto all'inizio di questo mese una proroga della durata del regolamento provvisorio.

Fonte:

Commissione europea - Rappresentanza in Italia.

Foto:

Istockphoto (by Getty Images)

 

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