L'Unione europea ha acconsentito all’erogazione di un sostegno di 140 milioni di euro per le esigenze essenziali e i mezzi di sussistenza nei settori dell'istruzione, della sanità, dell'agricoltura e dell'emancipazione economica delle donne in Afghanistan. La decisione di liberare i fondi, congelati da dicembre 2022 in risposta alla decisione dei talebani di vietare alle donne di lavorare nelle ONG, arriva dopo sei mesi di monitoraggio e valutazione del principio ‘dalle donne per le donne’. Il principio garantisce che le ragazze e le donne afghane siano coinvolte in tutti gli aspetti della catena di erogazione degli aiuti.
A questo proposito, a New York, Jutta Urpilainen, Commissaria per i Partenariati internazionali, ha dichiarato:"Sappiamo quanto sia stato difficile procedere nella sempre più gravesituazione in Afghanistan. Negli ultimi sei mesi la comunità internazionale ha tuttavia trovato un modo per fornire un sostegno disperatamente necessario alle donne, alle ragazze e ad altri gruppi vulnerabili. Tale sostegno offre soluzioni di sussistenza a milioni di persone, senza riconoscere le autorità talebane de facto."
I fondi dell'UE continueranno a essere erogati mediante le agenzie delle Nazioni Unite, la Banca mondiale e le organizzazioni non governative internazionali che operano sul campo. Il sostegno finanziario mira a fornire assistenza di base al popolo afghano a seguito delle preoccupanti sfide che deve affrontare nel paese.
Un comunicato stampa con maggiori informazioni è disponibile online.
Fonte:
Commissione europea - Rappresentanza in Italia.
Foto:
Istockphoto (by Getty Images)
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