Il Tribunale dell'Unione europea ha respinto il ricorso presentato dall'Italia contro la decisione assunta da Bruxelles nel 2012 di escludere dal finanziamento del Fondo Agricolo europeo 8,7 milioni di Euro di aiuti al pomodoro nostrano trasformato.Tale contributo era stato incluso in un pacchetto di spese effettuate dagli Organismi pagatori riconosciuti dalle autorità italiane,per una cifra massima di 111,5 milioni di Euro.
Le risorse erano destinate,oltre ai pomodori trasformati, anche ai settori vino, agrumi e olio d'oliva.Bruxelles ha di fatto contestato il versamento dei finanziamenti agricoli europei sulla base di controlli effettuati dai propri ispettori in Italia,inerenti alle campagne 2005-2006, 2006-2007 e 2007-2008,che avevano rilevato irregolarità nel settore dei pomodori trasformati,come l'assenza di verifica effettiva delle rese produttive dei pomodori conferiti ai trasformatori e dichiarati ai fini della concessione degli aiuti.
Il Belpaese ha quindi contestato l'interpretazione della Commissione europea,chiedendo ai Giudici Ue l'annullamento parziale della decisione.Nonostante tutto,il Tribunale europeo ha deciso di respingere tutti gli argomenti fatti valere dall'Italia e il ricorso nel suo insieme.Il Paese adesso avrà due mesi per impugnare la sentenza dinanzi alla Corte di Giustizia Ue.
