L’Esecutivo comunitario è pronto a investire ‘500 milioni di euro’ in due anni per incentivare gli Stati membri disposti a procedere ad appalti congiunti per colmare le lacune ‘più urgenti e critiche’. Nel breve termine, tre sono gli interventi considerati più importanti:"Rifornire i magazzini, sostituire i sistemi dell'era sovietica e rafforzare i sistemi di difesa aerea e missilistica”.
"Dal 1999 al 2021 la spesa combinata per la difesa dell'Ue è aumentata del 20%, contro il 66% degli Stati Uniti, il 292% della Russia e il 592% della Cina. Senza un approccio coordinato, l'aumento della spesa rischia di portare a un'ulteriore frammentazione e di vanificare i progressi fatti fino ad ora. Nonostante la competitività complessiva del settore, esistono difficoltà e lacune. Poiché la domanda è frammentata, l'industria rimane strutturata sulla dimensione nazionale, soprattutto al di fuori dei settori aeronautico e missilistico.
Esistono dipendenze anche per alcuni equipaggiamenti chiave per la difesa per i quali la base industriale e tecnologica europea ‘non offre soluzioni interne’. La Commissione prenderà in considerazione eventuali modifiche al quadro legislativo per la ricerca e l'innovazione a duplice uso per migliorare le sinergie tra strumenti civili e di difesa".
Ciò è quanto reso noto dalla Commissione europea.
Tratto da:
Ansa Europa.
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