“Bruxelles è concentrata su ‘un dialogo’ con Varsavia e Budapest per riportarle al rispetto dello stato di diritto e scongiurare lo stop ai fondi Ue, ma il tempo per aspettare le risposte dei due governi non sarà ‘infinito’.
La scadenza per inviarci le informazioni richieste era ieri (24 gennaio) per la Polonia, ed è oggi (25 gennaio) per l'Ungheria, ma non abbiamo ricevuto nulla. Bruxelles è ‘sempre pronta a lavorare a una soluzione costruttiva’ ed è aperta anche a un ‘periodo di grazia’ per ricevere le risposte dai due governi, ‘ma non all'infinito perché abbiamo bisogno di decisioni’.
A noi interessa una soluzione positiva, ci stiamo concentrando sul dialogo, sicuramente manderemo un sollecito alla Polonia chiedendo loro di fornirci il informazioni necessarie ma questa non è una storia infinita. Sono comunque fiducioso che Varsavia sia interessata a sistemare il problema. Per l'Ungheria c'è tempo ancora fino a mezzanotte, ma Bruxelles è già pronta ad aprire un dialogo perché il nostro interesse non è avere sanzioni ma soluzioni, vale a dire il rispetto dello stato di diritto”.
Ciò è quanto dichiarato dal commissario europeo al Bilancio, Johannes Hahn, nel corso di un'intervista a un gruppo ristretto di media internazionali, tra cui l'ANSA, in riferimento alle due lettere amministrative di ‘richiamo’ inviate nel novembre scorso dalla Commissione Ue a Polonia e Ungheria e che sono fin qui rimaste senza risposta.
Tratto da:
Ansa Europa.
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