"L'Europa è in pericolo e i cittadini europei non sono sufficientemente consci dei pericoli che affrontiamo, è nostra responsabilità identificare le nuove sfide e minacce e provvedere ad una nostra risposta per agire insieme agli altri se possibile, ma anche da soli se necessario. Abbiamo una responsabilità strategica, non possiamo aspettare che gli altri risolvano i nostri problemi.
Stiamo vivendo in un mondo più ostile, il nostro spazio economico e strategico sono sempre più contestati, e il nostro spazio politico sempre più degradato. I pilastri su cui si basa sono quattro: agire in modo più rapido e deciso di fronte alle crisi; mettere al sicuro i cittadini europei contro le minacce in rapida evoluzione; investire nelle capacità e nelle tecnologie di cui abbiamo bisogno, e collaborare con gli altri per raggiungere obiettivi comuni.
La parola chiave è Eu rapid deployment capacity, la capacità di dispiegamento rapido per mobilitare moduli interoperabili di forze con un certo numero di unità, pari ad esempio a ‘cinque mila truppe’. L'idea è che questa unità possa essere mobilitata in maniera ‘flessibile e interoperabile’, con un ‘quartier generale’".
Ciò è quanto dichiarato dall’Alto rappresentante Ue Josep Borrell, che ha illustrato ad un gruppo di media la bozza sulla ‘Bussola strategica’, la rotta che l'Ue intende seguire su difesa e sicurezza, che non deve essere antitetica ma complementare alla Nato.
Tratto da:
Ansa Europa.
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