"Noi abbiamo approvato una tassonomia verde, lo abbiamo fatto perché c'è una grandissima domanda sui mercati finanziari e stabilire i criteri per dire che cosa è verde è molto importante. Sul piano energetico la priorità assoluta va data alle rinnovabili. L'energia elettrica sarà offerta principalmente dalle rinnovabili e bisogna investire sulle rinnovabili.
Penso che non ci sia dubbio sul fatto che il gas sia una energia di transizione e un conto è essere consapevoli della sua importanza come energia di transizione e un conto è in che modo inserirlo in criteri da privilegiare. Sul nucleare in Ue le posizioni sono molto diverse, vedremo anche qui l'esito della discussione. Certo, chi guarda all'evoluzione tecnologica non può non guardare alla possibilità dell'evoluzione dei modelli nucleari, ma oggi restano grandi difficoltà sul fronte dei costi e dello smaltimento.
Le preoccupazioni sulla transizione ecologica impressa dall'Ue sono ‘comprensibili’ ma siamo di fronte anche ad una transizione impegnativa che offre anche grandissime opportunità, in particolare alle imprese con maggiore capacità di innovazione. Secondo i nostri calcoli avremo bisogno di investimenti aggiuntivi, da qui al 2030, ogni anno pari a circa 520 miliardi. Una parte minoritaria dovrà essere pubblica e non dobbiamo ripetere l’errore fatto nella precedente crisi finanziaria, quando gli investimenti pubblici si sono avviati verso lo zero. Noi avremo buon livello di investimenti pubblici in 2021 e 2022 dobbiamo cercare di mantenerli e questo elemento sarà parte della discussione che apriamo oggi sul Patto di stabilità".
Ciò è un estratto di quanto dichiarato dal Commissario Ue agli Affari Economici, Paolo Gentiloni, intervenendo agli Online Green Talks, in onda su Corriere.it.
Tratto da:
Ansa Europa.
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