"È la seconda volta in un anno che visito la Libia e il mio messaggio è chiaro: è un vicino importante dell'Ue e sosteniamo la Libia e il suo popolo sulla strada per diventare un Paese stabile, pacifico e prospero. Sosteniamo la piena attuazione dell'accordo sul cessate il fuoco e la tabella di marcia per le elezioni. La soluzione alla crisi deve essere attuata dai libici.
Su richiesta della Libia siamo pronti ad aiutarla per ristrutturare le sue forze di sicurezza e fornire, ove necessario, addestramento. Allo stesso tempo sosteniamo gli sforzi per attuare le disposizione dell'accordo sul cessate il fuoco che dovrebbe comprendere il ritiro di tutte le forze straniere dal Paese.
Con la stabilizzazione della situazione in Libia dovrebbe essere possibile trovare soluzioni migliori, più umane e più efficienti ai problemi legati alla migrazione. Gli unici a trarre profitto dall'instabilità in questo contesto sono le bande criminali e i trafficanti di esseri umani che sfruttano i disperati inviandoli in un viaggio molto rischioso attraverso il Mediterraneo. Continuiamo ad agire contro questi criminali. Stiamo anche lavorando per supportare la capacità di gestione delle frontiere della Libia e siamo attivi altrove in Africa".
Ciò è un estratto di quanto dichiarato all’ANSA dall’Alto rappresentante Ue Josep Borrell dopo essere atterrato a Tripoli, in Libia, per una missione Lampo.
Tratto da:
Ansa Europa.
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