"L'Unione europea condanna fermamente la repressione dei giornalisti ‘in corso’ in Bielorussia e invita le autorità bielorusse a fermarla, ad aderire agli impegni e agli obblighi internazionali in seno all'Onu e all'Osce e a rispettare i diritti umani e le libertà fondamentali della propria popolazione.
Questa chiusura fa parte della repressione sistematica e continua di tutte le voci indipendenti nel Paese; ci sono ventisette operatori dei media tra i 649 bielorussi che sono stati riconosciuti come prigionieri politici, a maggio la più grande piattaforma di media indipendente tut.by è stata messa a tacere e sono stati aperti procedimenti penali contro i suoi dirigenti e giornalisti.
L'Unione europea continua a sostenere la popolazione della Bielorussia e continuerà a sostenere la sua società civile, compresi i media indipendenti e liberi".
Ciò è quanto scritto in una nota dal portavoce Ue per la politica Estera, Peter Stano, dopo che venerdì scorso il regime bielorusso ha ordinato la chiusura dell'Associazione bielorussa dei giornalisti (Baj), la più grande Organizzazione giornalistica indipendente del Paese.
Tratto da:
Ansa Europa.
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