"Come europei, dobbiamo usare questa crisi per imparare a lavorare di più insieme e per rafforzare l'idea dell'autonomia strategica dovremmo essere in grado di muoverci anche da soli. Rafforzando le nostre capacità, rafforziamo la Nato.
L’Europa spesso reagisce sola di fronte alle emergenze. Da questa esperienza dobbiamo tirare degli insegnamenti. Ognuno dei Paesi Ue presenti in Afghanistan si è mobilitato attorno all'aeroporto di Kabul in queste settimane. Hanno cooperato fra loro e hanno condiviso le capacità di trasporto. Ma come europei non siamo stati in grado di mandare seimila soldati attorno all'aeroporto per proteggere la zona. Gli americani ci sono riusciti, noi no.
L’Unione europea deve essere in grado di intervenire per proteggere i propri interessi quando gli americani non vogliono essere coinvolti. La nostra First Entry Force dovrebbe essere composta di cinquemila soldati in grado di mobilitarsi a chiamata rapida".
Ciò è quanto dichiarato da Josep Borrell, Vicepresidente della Commissione Ue e Alto rappresentante della politica estera dell'Unione europea, che analizza in un'intervista al Corriere della Sera la situazione in Afghanistan.
Tratto da:
Ansa Europa.
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