“Le misure restrittive adottate sono sfortunatamente necessarie, ancora una volta, per appiattire la curva dei contagi anche se probabilmente porteranno ad un significativo rallentamento dell'attività economica nel quarto trimestre dell'anno…davanti a questa prospettiva dobbiamo mantenere le azioni di sostegno all'economia nella misura necessaria e per tutto il tempo che servirà. Inoltre, occorre chiudere ‘senza alcun ulteriore ritardo’ il negoziato sul prossimo bilancio Ue e il Piano Next Generation Eu.
L'impatto della prima ondata di Covid-19 sull'economia sarebbe stato più grave se i Governi nazionali non avessero deciso di mettere in campo interventi per una cifra complessiva pari a 3.500 miliardi di Euro. I numeri indicano chiaramente il pericoloso carattere asimmettrico dell'attuale crisi che, ad esempio, ha causato in Finlandia una flessione del Pil del 4,5% rispetto alla riduzione del 18,5% della Spagna. Inoltre, i Paesi più colpiti dalla prima ondata sono stati proprio quelli che avevano meno margini di manovra in termini di bilancio.
Tutto ciò mentre circa la metà degli aiuti di Stato autorizzati dall'Ue sono stati erogati da un solo Paese, la Germania. Quindi la crisi è comune e necessita di una risposta comune ma con azioni ‘mirate’ verso quelle realtà ‘dove il sostegno è più necessario’”.
Tratto da:
Ansa Europa.
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