Resi pubblici, il 24 Febbraio 2020, i risultati di uno studio da cui risulta che nell'Unione europea solo un’impresa su tre esercita la dovuta diligenza per quanto riguarda l'impatto sui diritti umani e sull'ambiente.
In questo contesto, dovuta diligenza significa ad esempio, che un’impresa è tenuta a controllare i propri fornitori e le proprie operazioni per essere sicura di "non nuocere". Ciò potrebbe implicare la necessità di verificare che i fornitori non sfruttino il lavoro minorile, o non versino rifiuti nei fiumi. Il 70% dei 334 partecipanti al sondaggio concorda sul fatto che un obbligo generale di dovuta diligenza, a livello Ue, con riferimento all’impatto sui diritti umani e sull’ambiente potrebbe essere vantaggioso per le imprese.
A questo proposito Didier Reynders, Commissario europeo per la Giustizia, ha dichiarato:"Secondo le imprese, una normativa europea in questo ambito garantirebbe la certezza del diritto e regole armonizzate sul dovere delle imprese di rispettare le persone e il Pianeta; poiché la neutralità climatica è una delle priorità focus di questa Commissione, farò in modo che i risultati di questo importante studio siano tenuti in considerazione nell’elaborazione delle iniziative future".
Nb:Per visionare il testo integrale consultare il link sottostante.
Link:
https://ec.europa.eu/italy/news/20190224_normativa_diligenza_catena_approvvigionamento_it
Fonte:
Commissione europea – Rappresentanza in Italia.
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