La Commissione europea sta effettuando un insistente pressing sull'Italia affinché ci sia lo stop all'utilizzo dei richiami vivi,così come previsto dalla Direttiva sugli Uccelli,pratica ad oggi diffusa in Veneto,Lombardia,Emilia Romagna,Toscana,Marche e Provincia di Trento.
Nel Febbraio di quest’anno Bruxelles aveva inviato una lettera di messa in mora all'Italia,chiedendo la cessazione di questa pratica proibita e concludendo che non c'erano i pressupposti per una deroga.Poichè il Belpaese non ha provveduto a sanare la violazione della legge europea,la Commissione Ue ha deciso di inviare un parere motivato.
La Penisola adesso avrà solo due mesi di tempo per mettersi in regola,in caso di inadempienza la questione potrebbe arrivare all'attenzione della Corte di Giustizia europea.