A otto settimane dal recesso del Regno Unito dall'Unione europea del 31 Ottobre 2019, il 4 Settembre l’Esecutivo comunitario ha esortato nuovamente, nella sesta comunicazione sui preparativi per la Brexit, tutti i portatori di interesse dell'Ue a 27 a prepararsi per un'uscita senza Accordo.
Data l'incertezza che nel Regno Unito continua a circondare la ratifica dell'Accordo di recesso concordato con il Governo del Paese a Novembre 2018 e in considerazione della situazione politica generale in cui versa lo Stato sul piano nazionale, l'ipotesi di uscita senza Accordo il 1º Novembre 2019 resta un esito possibile, seppur non auspicabile.
È in quest'ottica che la Commissione Ue ha appena pubblicato una lista di controllo dettagliata per aiutare le imprese che commerciano con il Regno Unito ad ultimare i preparativi. Al fine di ridurre al minimo le perturbazioni degli scambi commerciali, tutte le parti coinvolte nelle catene di approvvigionamento con il Regno Unito - indipendentemente dal loro luogo in cui sono stabilite - dovrebbero essere consapevoli delle loro responsabilità e delle necessarie formalità nel commercio transfrontaliero. La comunicazione si riallaccia alle comunicazioni precedenti e ai 100 avvisi ai portatori di interessi in una varietà di settori.
Inoltre, la Commissione Ue ha proposto al Parlamento europeo e al Consiglio di apportare adeguamenti tecnici mirati alla durata delle misure di emergenza dell'Unione in caso di mancato accordo nel settore dei trasporti. L’Esecutivo europeo ha altresì proposto di riprodurre, nel 2020, le attuali misure disposizioni di emergenza per il settore della pesca per il 2019 e per l'eventuale partecipazione del Regno Unito al bilancio dell'Ue per il 2020. Questi adeguamenti sono resi necessari dalla decisione di prorogare al 31 Ottobre 2019 il termine di cui all'Articolo 50.
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Fonte:
Commissione europea – Rappresentanza in italia.