La partecipazione di imprese non europee a progetti finanziati dal Fondo Ue per la Difesa, da 13 miliardi per il 2021-2027, sarà strettamente limitata. Potranno infatti partecipare liberamente quei Paesi non Ue, ma che fanno parte dell'Area Economica europea (Islanda, Norvegia e Liechtenstein), mentre sarà consentita ad imprese con sede e management in Europa, ma controllate da uno Stato, o un'entità di Paese terzo (quale per esempio sarà la Gran Bretagna dopo la Brexit, o gli Usa) solo nel caso in cui sia necessario per raggiungere gli obiettivi del progetto e che non metta a rischio gli interessi di sicurezza dell’Unione.
Ciò è un estratto di quanto emerso dal Regolamento proposto dall’Esecutivo comunitario per l'utilizzo del nuovo strumento finanziario, dove si fissano i criteri per accedervi.
Tratto da:
Ansa Europa.