A partire dal 1° Febbraio 2018 sarà ufficialmente in vigore e si applicherà a tutti i membri della Commissione Juncker, il giro di vite sul Codice di Condotta dei Commissari europei, messo a punto dopo lo ‘scandalo’ dell’ex Presidente dell’Esecutivo comunitario José Barroso passato a Goldman Sachs.
In virtù di tutto ciò, d’ora in poi al termine del loro mandato i Commissari dovranno aspettare due anni e il Presidente della Commissione tre (contro i 18 e i 24 mesi attuali) prima di assumere nuovi incarichi che siano ‘incompatibili’. Scatterà inoltre l’obbligo di trasparenza sui viaggi degli stessi e a partire dalla fine di questo mese verranno pubblicate, ogni sessanta giorni, informazioni sulle spese di viaggio di ogni Commissario.
L’attuale Comitato Etico verrà sostituito da un nuovo Comitato indipendente e rafforzato. In attesa del voto dell'Europarlamento, previsto per il 7 Febbraio dell’anno in corso, che dovrà dare o meno il suo via libera, si eliminerà invece l'obbligo attuale di aspettativa (esistente dal 2010) per i Commissari europei che vogliano candidarsi alle elezioni Ue, con la garanzia però che non vengano utilizzati né fondi né personale europeo per la campagna elettorale.
Tratto da:
Ansa Europa.