Oggi il Parlamento europeo,riunito in plenaria a Strasburgo,procederà alle ultime audizioni e mercoledì poco dopo mezzogiorno,salvo sorprese,voterà il nuovo esecutivo nel suo insieme dando così il via libera definitivo al suo insediamento il 1° Novembre.

Oggi il Parlamento europeo,riunito in plenaria a Strasburgo,procederà alle ultime audizioni e mercoledì poco dopo mezzogiorno,salvo sorprese,voterà il nuovo esecutivo nel suo insieme dando così il via libera definitivo al suo insediamento il 1° Novembre.L'attenzione a Strasburgo non sarà soltanto concentrata sulla chiusura dell'iter di esame del Commissione Juncker,poiché stamane i componenti del disciolto gruppo degli Euroscettici (Efdd),formato dall'alleanza tra Beppe Grillo e il leader dell'Ukip Nigel Farage,si riuniranno per cercare di ricomporre la loro formazione,ingaggiando qualche altro Europarlamentare.

Nel corso della sessione si parlerà delle alluvioni che hanno colpito l'Italia,del prossimo vertice europeo del 23 e 24 Ottobre,della mancata attuazione delle riforme da parte dei Paesi membri,di Ebola e della chiusura dell'epoca Barroso.In seguito al forzato ritiro della slovena Alenka Bratusek e il conseguente rimpasto,per completare la procedura per il voto a Juncker mancano ancora due audizioni programmate per la serata di oggi:”Quella di Violeta Bulc,neo Commissaria designata da Lubiana di fronte alla Commissione Trasporti e quella di Maros Sefkovic,indicato come Vicepresidente all'Unione Energetica e che dovrà vedersela con le Commissioni Energia e Ambiente”.Domattina le Commissioni competenti emetteranno il loro giudizio e quindi,se non ci saranno nuove bocciature,mercoledì andrà in scena il dibattito e il voto finale. In ogni caso per domani pomeriggio è stato fissato “l'addio” a Josè Manuel Barroso ,che per ben 10 anni ha guidato l'esecutivo comunitario.

Lo stesso giorno i capigruppo dovranno decidere il vincitore del premio Sakharov per la libertà di pensiero a cui sono candidati il movimento ucraino EuroMaidan,il medico congolese Denis Mukwege e la militante per i diritti umani azera Leyla Yunus.Nel pomeriggio di domani si terrà infine in plenaria il dibattito sul bilancio 2015,con il Parlamento che dovrebbe,nel voto che si terrà mercoledì,eliminare i tagli decisi dai 28 Stati membri,aumentando così i fondi per crescita,occupazione,ricerca ed istruzione,incluso Erasmus+ e quelli per Ucraina e Palestina.Per dopodomani è previsto inoltre il dibattito sull'Isis,la situazione a Kobane e il problema per la sicurezza dell’Unione europea,dettato dal numero crescente di miliziani Ue che tornano dalla Siria e dall'Iraq.Alla Presidenza italiana dell’Unione europea toccherà poi presentare un rapporto sullo sviluppo dell'operazione contro l'immigrazione irregolare Mos Maiorum,che dal 13 al 26 Ottobre vede impegnate le forze di sicurezza dei 28 Stati membri.

 

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