“L'Italia non sta proteggendo a sufficienza chi acquista i pacchetti di viaggio tutto compreso”. Questo è il monito della Commissione europea,che ha inviato un parere motivato a Roma,il secondo passo di una procedura d'infrazione a cui la Capitale avrà due mesi di tempo per rispondere,pena il deferimento alla Corte di Giustizia europea.
Il Fondo Nazionale di Garanzia italiano per rimborsare gli acquirenti dei pacchetti in caso di fallimento dei tour operator dispone infatti di risorse inadeguate,inoltre non esiste un sistema affidabile per un aumento ad hoc dei finanziamenti ad esso destinati.Di conseguenza il rimborso dei viaggiatori può richiedere diversi anni,ed è incerto,persino in caso di fallimento di un operatore turistico di medie dimensioni.
Le norme europee in materia prevedono invece che gli operatori dispongano di una protezione in caso di insolvenza,o di fallimento,in modo da garantire che i consumatori ricevano il rimborso del prezzo corrisposto e siano rimpatriati in caso di fallimento dell'organizzatore del viaggio.