Su richiesta italiana,il 16 Ottobre prossimo si terrà a Bruxelles un vertice straordinario tra gli Stati membri per mettere a punto una risposta all'epidemia chiamata Ebola.Nel corso del meeting si parlerà di nuovi sistemi di sicurezza negli aeroporti,dai check per i passeggeri in partenza dall'Africa occidentale,alla tracciabilità di chi arriva in Europa con voli non diretti.Il summit è stato annunciato dal Ministro Beatrice Lorenzin,nel giorno in cui è trapelato che tra le opzioni all'esame dell'Unione europea c'è anche l'impiego di militari per offrire appoggio logistico alle strutture sanitarie e servizi di trasporto nel coordinamento dell'evacuazione dei pazienti europei dall'Africa.David Nabarro,inviato Onu per Ebola,ha nel frattempo sapere che i casi stanno raddoppiando ogni tre o quattro settimane.
”Questa è una minaccia che riguarda tutto il mondo,una preoccupazione globale che richiede una risposta globale”,ha evidenziato New York. Sta intanto crescendo l'ansia a Madrid per il destino di Teresa Romero,l'infermiera colpita dal virus,la prima contagiata fuori dall'Africa.Venerdì scorso le è stato somministrato il farmaco sperimentale Zmapp a cui i medici affidano molte delle loro speranze,visto che finora l'antivirale e il siero di una suora,Paciencia Melgar,guarita da Ebola,non sembra abbiano migliorato le sue condizioni, peggiorate negli ultimi giorni.Secondo l'ultimo bollettino medico,Teresa rimane stabile nella gravità,anche se nelle ultime ore ha fatto registrare un lieve miglioramento.
Malgrado il premier Mariano Rajoy parli di rischio diffusione molto basso,non solo la Spagna,ma tutta l'Unione segue con il fiato sospeso l'evolversi della crisi.La Commissione europea,nel frattempo,sta facendo il 110% al fine di migliorare il coordinamento della risposta al virus.In attesa del vertice straordinario del 16 Ottobre,le istituzioni europee starebbero considerando ogni opzione,inclusa quella,come detto,di impiegare militari in Africa,non per servizi di ordine pubblico,ma per offrire appoggio logistico,supporto alle strutture sanitarie e servizi di trasporto nel coordinamento per l'evacuazione dei pazienti europei dall'Africa.
