“Ritengo che il ricatto non sia quello di chi minaccia di togliere i fondi, ma di chi usa l’Unione europea solo quando fa comodo…i leader dei Paesi europei del gruppo Visegrad chiedono che la Brexit avvenga in modo ordinato, cioè che Bruxelles difenda i diritti dei migranti polacchi e ungheresi a Londra e allo stesso tempo non vogliono accogliere i migranti e i rifugiati che pesano su gli altri Stati membri…
…vogliono che non venga messa in discussione la solidarietà dell’Ue nei loro confronti, che si traduce in milioni di Euro di Fondi Strutturali e di Coesione, ma in cambio non vogliono offrire alcuna solidarietà all’Unione, contribuendo a gestire l’emergenza migratoria…invito i leader dei Paesi del Gruppo Visegrad a rileggere il passo della Dichiarazione di Roma in cui si afferma l’intenzione di rendere ‘l’Unione europea più forte e più resiliente attraverso un’unità e una solidarietà ancora maggiori tra di noi e nel rispetto di regole comuni’…
…si tratta di una Dichiarazione che è stata sottoscritta da loro, non da qualcun altro e soltanto tre giorni fa, non 60 anni fa”, ha dichiarato il Capodelegazione del Pd al Parlamento europeo Patrizia Toia, in merito alle dichiarazioni arrivate da Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia.
Tratto da:
Ansa Europa.