Il 16 Febbraio 2017 il Parlamento europeo ha modificato il Codice Frontiere Schengen con lo scopo di migliorare la lotta al fenomeno dei foreign fighter. L’Emendamento, approvato con 469 sì, 120 no e 42 astensioni, prevede che i Paesi membri controllino, in modo sistematico, tutte le persone che attraversano le frontiere esterne dell’Unione europea tramite la consultazione di banche dati, come quelle sui documenti smarriti e rubati, il Sistema di Informazione Schengen (SIS) e le altre banche dati europee.
I controlli saranno quindi obbligatori a tutte le frontiere esterne dell’Unione, aeree, marittime e terrestri, sia in entrata, che in uscita. Qualora gli stessi (controlli) dovessero rallentare in maniera eccessiva il traffico frontaliero via terra o via mare, gli Stati membri potranno decidere di effettuare solo controlli ‘mirati’ che potranno essere utilizzati negli scali aerei per un periodo transitorio di sei mesi, ampliabile a 18 in casi eccezionali, quali la mancanza di strutture adatte ai controlli sistematici.
La modifica, già concordata con il Consiglio europeo il 5 Dicembre 2016, entrerà in vigore venti giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Ue.
Danimarca, Irlanda e Regno Unito hanno scelto di essere esclusi dalla nuove regole.
Tratto da:
Ansa Europa.