L'Italia è tornata sotto la lente di ingrandimento dell’Unione europea per il mancato rispetto della normativa sulla qualità dell'aria.

L'Italia è tornata sotto la lente di ingrandimento dell’Unione europea per il mancato rispetto della normativa sulla qualità dell'aria.Una nuova procedura d'infrazione,avviata dalla Commissione europea,accusa infatti diciannove zone e agglomerati di mettere in pericolo la salute dei cittadini con livelli di smog troppo elevati. Le aree colpite vanno da Nord a Sud e interessano dieci Regioni italiane,ovvero Veneto, Lombardia, Toscana, Marche, Lazio, Puglia, Sicilia,Molise,Campania e Umbria. La procedura d'infrazione è stata avviata lo scorso Luglio con l'inoltro di una lettera di messa in mora a cui le autorità italiane dovranno rispondere,fornendo chiarimenti,entro fine Ottobre.Qualora il risultato non dovesse essere ritenuto soddisfacente,Bruxelles potrà passare alla seconda fase della procedura attraverso un parere motivato in cui inviterà l'Italia a mettersi in regola al più presto con le norme sulla qualità dell'aria.

Questa non è la prima volta che il Belpaese è stato bacchettato da Bx per la violazione della legislazione,che dal 2005 impone livelli massimi di concentrazione delle polveri sottili.Un altra procedura d'infrazione si era conclusa nel 2012 con una condanna della Corte di Giustizia Ue che confermava il mancato rispetto nel 2006 e nel 2007 dei limiti di PM10 in 55 zone.A soli pochi anni di distanza,l'esame dei valori di polveri sottili ha dimostrato che in 13 di queste 55 aeree i valori massimi sono stati continuamente superati,anche nel periodo 2008-2012.Per tale motivo la Commissione europea ha deciso di avviare una nuova procedura d'infrazione che,oltre alle 13 aeree già identificate nella precedente indagine,coinvolge sei nuove zone e agglomerati.

La nostra Penisola non è però il solo Paese a non aver ancora attuato pienamente le norme sulla qualità dell'aria,non rispettate complessivamente da 17 Stati membri dell'Unione europea.Negli ultimi cinque anni il rispetto della legislazione sulle polveri sottili è stato fra le priorità del Commissario europeo all'Ambiente,Janez Potocnik e il neo Commissario designato Karmenu Vella ha promesso battaglia sullo stesso fronte.”La qualità dell'aria è un problema ancora molto grave e con effetti negativi sulla salute,sull'ambiente e sull'economia”,ha dichiarato il politico maltese durante un'audizione davanti agli Eurodeputati.”Intendo agire velocemente sulla situazione in essere…non saranno accettati standard diversi fra i Paesi europei,poichè tutti i cittadini hanno diritto allo stesso livello di tutela”,ha concluso Vella.

 

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