“La riduzione della quota di finanziamento nazionale dei fondi europei non costituisce una scelta del governo a svantaggio delle Regioni,ma risponde ad una richiesta di Bruxelles,ed è legata alla bassa capacità di spesa da parte di alcune amministrazioni”.Questo è quanto dichiarato dal Ministro degli Affari Regionali,Maria Carmela Lanzetta,rispondendo al question time.
”L'impostazione già utilizzata negli anni passati,ovvero quella di ridurre il cofinanziamento,ha consentito di evitare il disimpegno automatico delle risorse comunitarie…è in atto un confronto con le Regioni per una attenta e indispensabile valutazione delle capacità di spesa dei diversi Enti,al fine di valutare dove lasciare intatta la quota del cofinanziamento e dove operare la riduzione del 25%...occorre evitare un inutile e ingiustificato rischio di perdita di risorse,che andranno inserite in un diverso contenitore che non verrà toccato per altri scopi diversi dagli investimenti pubblici strategici…il Governo intende utilizzare le risorse per la realizzazione di progetti strategici da elaborare con il coinvolgimento delle Regioni e delle Amministrazioni competenti per ciascun ambito e di affidarne la responsabilità ad amministrazioni dotate di un livello adeguato di capacità amministrativa e tecnica,che consenta il completamento degli interventi nei tempi programmati…nel caso in cui le Regioni interessate dalla decurtazione della percentuale di cofinanziamento presentino ulteriori progetti strategici,effettivamente realizzabili in tempi certi,l'impegno del Governo sarebbe quello di mettere immediatamente a disposizione le risorse aggiuntive necessarie alla loro realizzazione”,ha concluso il Ministro.