“Nell’Unione europea, vittima di una crisi profonda di solidarietà fra gli Stati membri che sono paralizzati dalla paura e dall’egoismo nella gestione della crisi dei rifugiati, il nodo cruciale è il superamento dell’attuale sistema di Dublino e i parlamentari del Partito Democratico sono pronti a non votare se la riforma attualmente al Parlamento europeo non sarà modificata, poiché significherebbe non aver capito la lezione…
…l’esito paradossale è che questa impotenza dell'Europa va a tutto vantaggio del populismo e di un euroscetticismo dilagante…le battaglie anti-europee si saldano con quelle anti-immigrati con il conseguente spostamento dell’elettorato verso partiti nazionalisti e populisti…per uscire da questo contagio l'unica via, su cui si impernia la nostra iniziativa, è colmare tale vuoto, applicando finalmente quel principio di solidarietà ed equa ripartizione delle responsabilità fra tutti gli Stati membri, scritto nei Trattati…l’Europa potrà governare il fenomeno migratorio solo muovendosi solidalmente come farebbe uno Stato federale di 500 milioni di abitanti”, ha dichiarato Cecile Kyenge.
Tratto da:
Ansa Europa