“La decisione di Israele di approvare i progetti per la costruzione di nuove 98 unità abitative in quello che in effetti è un nuovo insediamento nella parte settentrionale della Cisgiordania, vicino all'esistente insediamento di Shiloh, continua ad accelerare la tendenza di annunciare nuovi insediamenti cominciata all'inizio del 2016 e rischia di separare ulteriormente Ramallah da Nablus, minando così ulteriormente la contiguità del futuro Stato palestinese…
…l'autorizzazione retroattiva di avamposti illegali nelle vicinanze, o ridisegnare i confini di insediamenti locali, contraddice le dichiarazioni pubbliche del Governo di Israele di non avere intenzione di creare nuovi insediamenti…la decisione di continuarne la costruzione e la loro espansione va direttamente contro le Raccomandazioni del Rapporto del Quartetto, indebolisce piuttosto che rafforzare le prospettive della soluzione dei due Stati e rende anche più remota la praticabilità di uno Stato palestinese…
…consideriamo gli insediamenti illegali in base a quanto previsto dalla legge internazionale, inoltre la continua espansione degli stessi mette in discussione l'impegno di Israele a raggiungere un Accordo negoziato con i palestinesi”, ha reso noto un portavoce dell'Alto Rappresentante europeo Mogherini.
Tratto da:
Ansa Europa